In un contesto che vede l’Italia perdere terreno dai più importanti mercati europei per quanto riguarda la diffusione di auto elettriche, rimane molto accentuato lo scarto interno tra Nord e Sud del Paese. Una differenza resa evidente dal confronto dei dati delle immatricolazioni nelle diverse regioni.
Analizzando i dati complessivi del 2023, il Nord Est ha fatto da traino, con le sue 24.062 immatricolazioni di auto elettriche, seguito dal Nord Ovest a quota 18.822. Nelle regioni del Centro, invece, risulta un totale di 15.639 auto immatricolate, mentre quelle del Sud ne contano 5.211. Infine, sono 2.542 le auto elettriche immatricolate nelle Isole. Con un totale di 42.884 auto elettriche per il settentrione rispetto alle 23.392 del meridione, è il Nord a prevalere nel conteggio delle nuove targhe BEV.
Per quanto riguarda i dati su base regionale, troviamo in testa il Trentino-Alto Adige con 12.807 immatricolazioni, seguita dalla Lombardia con 12.509. Con ampio distacco, il terzo gradino del podio è occupato dal Lazio con 7.533 veicoli immatricolati. La top 10 è completata da Toscana (6.410), Veneto (5.327), Emilia-Romagna (5.026), Piemonte (4.299), Campania (2.068), Sicilia (1.929) e Puglia (1.304). Da segnalare l’ottima performance della Campania, che rispetto all’anno precedente scala di due posizioni, dal decimo all’ottavo posto, crescendo del 29%.
Gli incentivi giocano un ruolo importante per orientare il mercato. Oltre all’ecobonus statale – che nel 2023 è stato finanziato con 630 milioni di euro per auto elettriche e ibride, ma anche con motori a combustione interna a “basse emissioni” – diverse regioni hanno promosso ulteriori incentivi che si vanno a sommare a quello nazionale, rendendo quindi economicamente più interessante l’acquisto di un veicolo BEV. Proprio i territori con la maggiore diffusione di BEV hanno messo in campo buone pratiche: le Province autonome di Bolzano e di Trento e la Regione Lombardia offrono agevolazioni fino a 4.000 euro per l’acquisto di una nuova auto elettrica.