Le startup innovative italiane attive nei settori legati alla mobilità sono 836 e rappresentano il 5,7% del totale delle startup innovative italiane. A dirlo è il rapporto “Le startup innovative in ambito mobilità” di Assolombarda, pubblicato in occasione dell’edizione 2023 di MCE4x4, l’evento e la call per startup organizzati dall’associazione datoriale e dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, dedicati alle sfide della nuova mobilità, in particolare quella urbana, riguardanti persone e merci.
In base ai dati offerti dalla ricerca, le startup legate alla mobilità sostenibile operano soprattutto nei settori dell’automotive (sono 140 ossia il 17%), dei servizi di delivery (15% ossia 129), della logistica (13% ossia 113), della mobilità elettrica e della micromobilità (queste rappresentano il 13% del totale ossia 112) e si distinguono dalle realtà che operano su altri mercati per due fattori significativi: un numero maggiore di brevetti depositati e software registrati e una più spiccata prevalenza giovanile tra i propri amministratori e soci.
Nel 2021, tali startup hanno generato 140,6 milioni di euro di valore della produzione e 28,6 milioni di euro di valore aggiunto, occupando più di 1.300 dipendenti. In termini di distribuzione territoriale, il 35% delle startup della mobilità si concentra nel Nord-Ovest, in particolare quasi il 27% è localizzato in Lombardia, di cui il 18% a Milano.
L’edizione 2023 di MCE4x4 dal titolo “Incroci e transizioni”, che si è tenuta il 19 ottobre a Milano, ha visto la presentazione di 16 startup, selezionate tra oltre 100 candidature. Sul sito dell’evento si possono approfondire tutte le finaliste.
Qui ne presentiamo 4, una per ciascuna delle 4 categorie di concorso. Per la categoria “People” ecco TO.TEM, startup torinese che ha sviluppato LYNX, un monopattino elettrico a 3 ruote: una caratteristica che lo rende unico e che promette agli utenti più stabilità e sicurezza.
Tra le finaliste nella categoria “Data e Security” c’è DG Twin, startup napoletana che ha ideato DGECO, una piattaforma basata sull’uso dei gemelli digitali in applicazione alla mobilità elettrificata. La tecnologia brevettata permette la riduzione dei consumi energetici, un decisivo incremento di autonomia di esercizio con una singola carica della batteria, maggiore sicurezza e più lunga vita utile dei componenti elettrici.
Nella categoria “Logistic” tra le finaliste segnaliamo Wenda, startup di Castel Maggiore (BO) che automatizza le attività della supply chain e logistica semplificando il data entry e la condivisione dei dati, creando una visibilità completa con Intelligenza Artificiale e tecnologie collaborative.
Infine nella categoria “Energy” ha suscitato grande interesse la startup 20Energy di Spoleto (PG), che ha presentato LYBRA, un “rallentatore stradale intelligente” che, grazie a dei pannelli disposti nell’asfalto nei pressi di semafori o rotatorie, riduce la velocità dei veicoli convertendo l’energia cinetica, altrimenti sprecata dai freni, in energia elettrica.
Dalle tecnologie per l’efficienza energetica alle applicazioni web, il contributo delle startup allo sviluppo di un nuovo modello, anzi, nuovi modelli, di mobilità sostenibile, appare vitale. Rispetto alla filiera dei trasporti che abbiamo ereditato dal ‘900, le soluzioni più innovative prefigurano un nuovo paradigma, al centro del quale ci sono i dati: le piattaforme digitali diventano nodi di interconnessione tra gli utenti e i mezzi di trasporto. L’obiettivo condiviso è soddisfare le esigenze di mobilità con la massima efficienza energetica e sostenibilità ambientale.