Il mercato italiano dell’auto sta faticando a cambiare pelle: le immatricolazioni sono ancora lontane dai livelli pre-COVID, e, nel frattempo, da una parte il parco circolante sta ulteriormente invecchiando, mentre d’altra parte le sue emissioni continuano ad aumentare. In questo scenario, emerge una buona notizia: il noleggio a lungo termine si conferma il canale privilegiato nella gestione della transizione, riuscendo a consentire a tutti, privati e flotte, di ridurre i rischi dell’incertezza con costi certi e prevedibili. Lo confermano i dati delle immatricolazioni nel 2023: nel segmento BEV (le elettriche “pure”) ben il 26% è appannaggio di società di noleggio a lungo termine e un ulteriore 4% fa riferimento al noleggio a breve termine.
Secondo lo studio “Il vento dell’Est soffia sull’automotive”, condotto nel 2023 da ANIASA – Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio della Sharing mobility e dell’Automotive Digital – e Bain & Company il settore automotive è destinato a cambiare molto più di quanto non abbia fatto negli ultimi decenni. Non solo nuovi modelli, anche nuove motorizzazioni (BEV, HEV), nuovi produttori (dell’Est Europa e asiatici), nuovi modelli di business, nuovi mix di segmenti (più grandi) e nuovi canali (tra cui il noleggio).
Si nota come gli italiani tendano a rimandare l’acquisto dell’auto e per lo più finiscano per tenersi la propria – tendenza confermata anche dal drastico crollo delle rottamazioni, un calo del 30% tra il 2021 e il 2022, con quasi mezzo milione in meno di vetture rottamate. Infatti, quasi il 60% della popolazione non ha preso in considerazione, nel 2022, l’acquisto di un bene costoso come l’auto soprattutto per motivi legati all’incertezza economica.
La naturale conseguenza di questi fattori è una crescita continua del parco circolante, nonché della sua età media, che ormai ha raddoppiato i livelli di 20 anni fa, superando i 12 anni di età per vettura, e pesando di conseguenza anche sulle emissioni.
In questo contesto dominato dalla prudenza, il noleggio emerge sempre più come una soluzione alternativa all’acquisto dell’auto. Una scelta che è anche ecologica, perché ad oggi la flotta a noleggio in Italia è per il 30% elettrica ed ibrida e ha emissioni di CO2 inferiori in media del 20% rispetto a quelle del circolante nazionale, come riporta sempre ANIASA.
«Uno dei trend inarrestabili del mercato auto italiano che emerge con chiarezza dallo studio è senza dubbio la crescita del noleggio come canale di acquisizione dell’auto – commenta il vice presidente ANIASA Italo Folonari –. Chi cambia l’auto, piuttosto che comprarla preferisce noleggiarla. La quota di vendite a privati è ormai in calo da alcuni anni e il noleggio riempie il vuoto grazie ai costi certi e alla possibilità di spalmare su più anni il costo del ‘rischio tecnologico’».
A rendere strategico il tema del noleggio è anche la sua capacità di alimentare il mercato dell’usato elettrico, leva per la diffusione di questa tecnologia presso nuove fasce di mercato (Dalle flotte aziendali all’usato, un circuito virtuoso).