White Paper sulla mobilità sostenibile - IX Edizione

Inclusività, una sfida tutta da giocare

Non può esserci mobilità sostenibile senza inclusione: il concetto stesso di sostenibilità comprende sia un aspetto ambientale che uno sociale. Nelle nuove forme di mobilità rese possibili dalla transizione elettrica assume un ruolo sempre più rilevante un design che preveda una user experience di qualità per persone con disabilità, una condizione che, con il progressivo invecchiamento della popolazione, sarà sempre più diffusa.

Un primo aspetto problematico riguarda l’accessibilità delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici alle persone con ridotta mobilità. Uno studio dell’organizzazione britannica Motability Foundation ha sollevato per prima la questione con un’indagine approfondita: i parcheggi devono essere progettati per consentire spazio sufficiente per l’uscita della sedia a rotelle dall’auto, il fondo stradale dev’essere liscio e particolari accorgimenti devono essere adottati anche riguardo la forma e posizione delle colonnine stesse. Pressapochismo e negligenza in questi casi possono ridurre drasticamente le possibilità di mobilità delle persone.

A proposito di colonnine c’è chi, come la startup Avanchair in collaborazione con Enel X, ha pensato di rendere disponibili le stazioni di rifornimento per auto elettriche anche a chi deve ricaricare le batterie della propria carrozzina: è l’obiettivo di JuiceAbility, un dispositivo formato da un cavo intelligente e da una app.

Ricco di iniziative per l’accesso alla mobilità è il mondo delle cargo bike elettriche, che abbiamo approfondito nel blocco “Cargo bike, la soluzione per l’ultimo miglio che non inquina” all’interno di questo White Paper. Ne è un esempio la parmigiana Magica Bici, un servizio di trasporto urbano per persone in sedia a rotelle che possono montare su bici cargo a pedalata assistita appositamente modificate. O ancora, con un focus maggiore sul turismo, la trentina Remoove, che progetta e noleggia soluzioni ad hoc per diverse esigenze motorie.

Un orizzonte che promette di dare risposte innovative alle esigenze di mobilità di tutti, senza discriminazioni, è quello della guida autonoma (tema che approfondisce Sergio Matteo Savaresi, professore al Politecnico di Milano, qui).

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