White Paper sulla mobilità sostenibile - IX Edizione

ICity Rank 2023: quanto sono innovative le città italiane?

Nell’immaginare e progettare una mobilità sempre più sostenibile un ruolo di primo piano lo ricopre l’inventiva delle startup (Le startup italiane che rivoluzionano la mobilità). Ma le loro soluzioni sarebbero prive di efficacia se non trovassero terreno fertile in contesti urbani favorevoli all’innovazione. Per questo è importante monitorare l’evoluzione delle amministrazioni comunali: anche in questa 8a edizione, il White Paper riflette dunque sui risultati emersi da ICity Rank, ricerca annuale realizzata da FPA – Forum PA sullo stato di trasformazione digitale dei comuni capoluogo italiani.

L’edizione 2023 ha premiato Bergamo, Firenze, Milano e Modena come città italiane leader dell’innovazione, le uniche ad entrare nelle prime dieci posizioni in tutte e tre le graduatorie in cui è articolata ICity Rank 2023.

La valutazione delle città si è infatti articolata in tre dimensioni:

  • “Amministrazioni digitali” con un focus sulla digitalizzazione dell’attività amministrativa;
  • “Comuni aperti” che analizza il livello di utilizzo dei social media, la diffusione di dati aperti e la fruibilità di app;
  • “Città connesse” ossia la dimensione di impatto della trasformazione digitale sul governo delle città.

Le quattro città “leader” sono seguite da vicino da Bologna, Genova, Torino, Trento, Venezia (due volte in top ten) e poi da Cagliari, Cremona, Padova, Roma Capitale, Monza, Parma e Vicenza che, insieme alle prime quattro, compongono il gruppo delle 16 città “altamente digitali”, con punteggi superiori a 65/100 nei tre rating.

“Non è più il momento di parlare soltanto di contrapposizione nord-sud o tra grandi centri e periferia, gli scenari dell’innovazione urbana mostrano oggi dinamiche più articolate” commenta Gianni Dominici, Amministratore Delegato di FPA. “Da qui, la nuova struttura a tre indici di ICity Rank. Nell’indice ‘Amministrazioni digitali’ le differenze tra le città sono meno marcate, grazie al consolidamento di modelli di riferimento, in primis quelli del Piano triennale, senza dimenticare il PNRR che, con le sue risorse per il digitale, sta spingendo verso una ulteriore riduzione dei gap. Gli altri due indici, invece, mostrano maggiori differenze tra le realtà territoriali, in particolare ‘Città connesse’, che è ancora caratterizzato dal dominio delle grandi realtà metropolitane, essendo connotato da elementi più sperimentali e innovativi e data l’esigenza di governare dinamiche più complesse”.

Grazie ai punteggi acquisiti nei tre rating, si nota come oltre metà dei comuni capoluogo è ormai “digitale”, ma con diverse articolazioni. Sotto le 16 città “altamente digitali”, altre 17 sono di livello “intermedio”, grazie ad un punteggio di oltre 65/100 in due rating: Bari, Cesena, Perugia, Reggio Emilia, Brescia, Livorno, Lodi, Napoli, Palermo, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Ravenna, Rimini, Siena, Verona.

Altre 26 città mostrano un livello digitale “base” con un solo punteggio oltre i 65/100: Alessandria, Andria, Aosta, Arezzo, Asti, Bolzano, Catania, Cuneo, Ferrara, Imperia, La Spezia, Lecce, Mantova, Massa, Messina, Novara, Nuoro, Pavia, Piacenza, Reggio Calabria, Rovigo, Taranto, Treviso, Trieste, Udine, Verbania.

Ci sono poi 29 Comuni che si trovano ancora in una fase di “alfabetizzazione digitale”, mentre 20 sono addirittura in “ritardo digitale”. Tra questi, Agrigento, Enna e Isernia, le uniche con due punteggi su tre di livello basso.

Cagliari è l’unica città meridionale di alto livello digitale. Bari, pur raggiungendo la top ten nelle “Città Connesse”, è a livello intermedio, come anche Napoli e Palermo, tutte oltre la soglia di 65 punti in due dimensioni. Catania, Messina e Reggio Calabria hanno raggiunto un livello digitale di base grazie ai progressi realizzati. Entrano tra le città digitali del Mezzogiorno anche Pescara, Andria, Lecce, Nuoro e Taranto, che superano la soglia in almeno una dimensione.

Distribuzione dei comuni capoluogo di provincia per livello digitale
Altamente digitali
Digitali base
Digitali intermedi
In corso di alfabetizzazione digitale
In ritardo digitale

Amministrazioni digitali

Andando più in profondità, il Ranking delle Amministrazioni digitali vede al primo posto Cremona con il punteggio massimo di 87/100, seguita a distanza dalle toscane Siena, Firenze e Pistoia e poi da Lodi, Perugia, Bergamo, Cesena, Milano e Modena a chiudere la Top 10.

Comuni aperti

Nell’indice dei Comuni Aperti, al primo posto c’è Firenze, seguita in seconda posizione da Torino, in terza da Bologna, in quarta da Milano e Roma, poi ancora Bergamo, Genova, Reggio Emilia e Trento, Modena e Venezia. 31 città superano la ‘soglia’ dei due terzi nel rating e tra queste solo 7 sono del Mezzogiorno. Al contrario dell’indice delle amministrazioni digitali, le grandi città fanno registrare un valore nettamente superiore delle medio-grandi, come anche i capoluoghi del Nord rispetto a quelli del Sud.

Città connesse

Al vertice della classifica delle Città connesse c’è Bologna, che precede sul podio con un margine ridotto Milano e Cagliari. Poi, nella top 10, troviamo Firenze, Venezia, Padova e Torino, Trento, Bergamo, Bari, Genova e Modena. Le città che superano la ‘soglia’ dei due terzi nel rating sono 33 e tra queste solo 6 appartengono al Mezzogiorno. C’è poi da notare come lo scarto dei valori medi tra grandi e piccole è molto alto, mentre è rilevante ma non diverso dalle altre dimensioni per aree geografiche.

I top 10 capoluoghi di provincia nelle classifiche ICity Rank 2023
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