White Paper sulla mobilità sostenibile - IX Edizione

UE, la timeline della transizione ecologica

I nuovi obiettivi dell’Unione Europea sul clima sono molti, ambiziosi e con scadenze più o meno ravvicinate. Conoscerli è necessario per comprendere quali traiettorie imboccherà la mobilità sostenibile nei prossimi anni. Riassumiamo i principali target in una timeline sintetica.

2025

A partire dal 2025, le stazioni di ricarica rapida, con una potenza minima di 150 kW per autovetture e furgoni di 350 kW per i veicoli pesanti, dovranno essere installate ogni 60 km lungo i principali corridoi di trasporto dell’UE, la cosiddetta “rete transeuropea dei trasporti (TEN-T)”.

Per lo stesso anno gli aeroporti (Il volo sostenibile decollerà davvero?) dovranno fornire energia elettrica agli aeromobili in stazionamento presso tutte le postazioni con pontile (gate). L’obiettivo è garantire condizioni di parità per un trasporto aereo sostenibile.

Un altro obiettivo mira a garantire che l’intensità dei gas a effetto serra dei combustibili utilizzati nel trasporto marittimo (L’onda lunga della nautica elettrica) diminuisca gradualmente nel corso del tempo, partendo da una riduzione del 2% nel 2025.

2030

Con il piano “Fit for 55” (in italiano: “Pronti per il 55%”) l’UE prevede di ridurre le emissioni del gas serra del 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Il piano traduce in politiche concrete gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, che ha fissato il target di limitare l’aumento delle temperature globali tenendole al di sotto di 1,5 gradi centigradi rispetto al periodo pre-industriale.

Andamento emissioni gas serra negli stati EU27 1990-2021

Medesima deadline per il piano RePowerEu, che ha un duplice obiettivo: raggiungere una quota del 45% di produzione di energia derivante da fonti rinnovabili e allo stesso tempo promuovere l’efficienza energetica ottenendo una riduzione dei consumi del 42%.

In questo anno gli autobus urbani nelle città europee dovranno essere a zero emissioni.

A partire dal 2030, le stazioni di rifornimento di idrogeno sia per le autovetture che per gli autocarri dovranno essere installate in tutti i nodi urbani e ogni 200 km lungo la rete centrale TEN-T.

Entro lo stesso anno, i porti marittimi che accolgono un numero minimo di navi passeggeri di grandi dimensioni, o navi container, dovranno fornire elettricità da terra.

Per limitare le emissioni di CO2 dei veicoli pesanti, la Commissione ha deciso di introdurre gradualmente livelli di emissioni più rigorosi, ossia ridurle del 45% a partire dal 2030.

Entro lo stesso anno un ulteriore step sarà richiesto agli aeroporti europei: dovranno fornire elettricità agli aeromobili in stazionamento presso tutte le postazioni remote (e non solo presso i gate, dove il rifornimento elettrico sarà obbligatorio già nel 2025).

La quota di energie rinnovabili nel consumo energetico complessivo dell’UE è del 42,5% entro il 2030, con un’integrazione supplementare del 2,5% per raggiungere l’obiettivo del 45%.

Quota di energie da fonti rinnovabili sul totale del consumo energetico 1990 - 2022

Gli Stati membri avranno la possibilità di scegliere tra due opzioni: la riduzione del 14,5% nell’intensità delle emissioni di gas a effetto serra nel settore dei trasporti grazie all’uso di energie rinnovabili entro il 2030; oppure una quota vincolante pari ad almeno il 29% di energia rinnovabile nel consumo finale di energia nel settore dei trasporti entro il 2030.

L’industria, poi, dovrà aumentare annualmente dell’1,6% l’uso delle energie rinnovabili. Il 42% dell’idrogeno utilizzato nell’industria dovrebbe provenire da combustibili rinnovabili di origine non biologica entro il 2030.

Anche per gli edifici l’obiettivo è quello di avere il 49% di energia rinnovabile nel 2030.

2035

Il 28 marzo 2023 è stato imposto l’obbligo alle case automobilistiche di non produrre più auto che emettono CO2 a partire dal 2035. Il nuovo regolamento prevede quindi il divieto di immatricolare auto e furgoni nuovi a combustione interna in tutta l’Unione Europea (Perché il 2024 è decisivo per la mobilità sostenibile in Europa). Le emissioni dei veicoli pesanti dovranno essere ridotte del 65% dal 2035.

Il 60% dell’ idrogeno utilizzato nell’industria dovrà provenire da combustibili rinnovabili di origine non biologica entro il 2035.

2040

Le emissioni di CO2 dei veicoli pesanti dovranno essere ridotte del 90% a partire dal 2040

2050

L’Unione Europea dovrà essere “climaticamente neutra” nel 2050: la sua economia non dovrà cioè produrre emissioni di gas serra. Si tratta dell’obiettivo finale dello European Green Deal, in base al quale sono state definite le strategie, i regolamenti e gli obiettivi intermedi che riguardano la produzione energetica, i trasporti e l’industria.

L’intensità dei gas a effetto serra dei combustibili utilizzati dal settore del trasporto marittimo deve diminuire dell’’80% entro il 2050.

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