Tra coloro che ogni giorno “macinano” chilometri in auto per lavoro ci sono senza dubbio gli agenti di commercio. Questi, secondo le stime, percorrono in media 50 mila chilometri all’anno per lavoro. Da qui nasce il sondaggio promosso nel 2023 dall’associazione di categoria Agenti FNAARC sul tema dell’auto elettrica: al questionario a risposta multipla hanno partecipato oltre mille agenti di commercio.
Alla domanda su quale auto si usa per lavoro, più della metà utilizza un’auto nuova, il 19% un’auto usata e il 22,4% in leasing o a noleggio. La maggior parte di loro (circa il 51%) percorre in un anno tra i 30 mila e 50 mila chilometri e chi di loro guida un’auto elettrica è il 9,2%. Un dato interessante perché, per quanto possa apparire basso, è più del doppio della quota di immatricolazioni di veicoli elettrici “puri” (BEV), che si aggira attorno al 4%.
Chi ancora non possiede un’auto elettrica ma vorrebbe acquistarla in futuro rappresenta il 19% degli intervistati. A rendere diffidente una parte degli agenti di commercio sono i dubbi sull’autonomia del motore alimentato a batteria, sulla diffusione non uniforme dei punti di ricarica sul territorio e sul prezzo da affrontare per l’acquisto.
«Il passaggio all’elettrico rischia di tradursi in una spesa insostenibile per gli Agenti – spiega Alberto Petranzan, Presidente di Agenti FNAARC – bisogna tenere in considerazione l’attuale inadeguatezza del regime fiscale riservato alla categoria dove il tetto massimo è di circa 25 mila euro, quindi insufficiente per affrontare la spesa di un’auto dal costo medio di circa 40 mila euro» continua il Presidente.
«Siamo favorevoli alla transizione ecologica ma chiediamo prima di tutto una fiscalità adeguata – conclude Petranzan –. Al giorno d’oggi le tecnologie si sviluppano velocemente, ci auguriamo che anche il Governo sia rapido nel mettersi al passo con l’adeguamento fiscale. Noi di Agenti FNAARC continueremo la nostra battaglia per avere una deducibilità giusta dell’auto».
La posizione degli agenti commercio è aperta alla transizione elettrica. Conscia del contributo che potrebbe dare al taglio delle emissioni di CO2 con un passaggio massimo all’elettrico, questa categoria mette l’accento sulle difficoltà economiche e la scarsa capacità di investimento. Per questo nel “Manifesto per una nuova mobilità degli agenti di commercio” la FNAARC chiede, tra le altre misure, «incentivi dedicati alla mobilità green degli agenti».