Con un contributo stimato al 3% delle emissioni globali di CO₂, ma che mantenendo gli attuali tassi di crescita potrebbe crescere fino al 10% nel 2050, il trasporto navale commerciale è al centro di numerose iniziative volte alla decarbonizzazione, che tuttavia hanno appena iniziato ad aggredire il problema.
L’Unione Europea, con il Green Deal e le normative correlate, ha delineato un percorso ambizioso per ridurre le emissioni del settore, introducendo misure come il sistema ETS (Emission Trading System) applicato anche ai trasporti marittimi e gli incentivi per le tecnologie sostenibili. Nel frattempo, il mercato della nautica elettrica si prepara a crescere su scala globale con un CAGR (Compounded Average Growth Rate, tasso annuo di crescita composto) dell’11,39% previsto per i prossimi sette anni, trainato dall’innovazione tecnologica e dalla crescente domanda di soluzioni a basse emissioni. Si stima che il mercato delle imbarcazioni e delle navi elettriche raggiungerà un volume d’affari globale di 12,92 miliardi di dollari entro il 2030. Tra i principali segmenti in sviluppo figurano traghetti elettrici, navi cargo, Ro-Ro (traghetti e altre imbarcazioni dotate di scivoli che consentono alle vetture di salire o scendere), crociere, OSV (Offshore Support Vessels), rimorchiatori e imbarcazioni da diporto.
La Cina si posiziona come leader nell’adozione di flotte navali elettriche, con COSCO che nel 2024 ha lanciato il più grande cargo full electric attualmente disponibile nel settore. Questa nave portacontainer, con una capienza di 700 container marittimi, è alimentata da una batteria di oltre 50.000 kWh, con la possibilità di configurare il numero di moduli batteria in base alla durata del viaggio. La flessibilità offerta dalla capacità di aggiungere box batterie da 20 piedi, ciascuno fornendo 1.600 kWh, permette una maggiore autonomia e adattabilità operativa, rendendo questa soluzione altamente scalabile e personalizzabile. La grande nave ha comunque un massimo percorribile di 1000 chilometri a tratta.
Spostandoci in Europa, la Norvegia si conferma leader nell’elettrificazione navale. Dopo il traghetto Medstraum (che abbiamo raccontato nel White Paper 2024), l’operatore Fjord1, pioniere attivo già da alcuni anni, ha annunciato che a partire dal 2026 introdurrà quattro traghetti a motore elettrico di 120 metri di lunghezza, realizzati in collaborazione con il cantiere navale Tersan e Norwegian Electric Systems (NES).
In Italia, il 2024 ha visto l’istituzione di un fondo di 3 milioni di euro destinato alla sostituzione e alla rottamazione dei motori endotermici delle imbarcazioni, alimentati da carburanti fossili, con motori elettrici, nonché l’acquisto di un eventuale pacco batterie per l’impiego e l’installazione nelle unità da diporto. Il decreto interministeriale adottato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con i ministeri dell’Ambiente, della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture, dei Trasporti, dell’Economia e delle Finanze, rappresenta un passo significativo, ma simbolico: per restare in tema, potremmo definirlo una goccia nel mare a livello di risorse stanziate.
Un segnale di vivacità arriva dal settore privato, con il lancio della partnership tra le startup E-ssence e Navia per il primo progetto italiano di noleggio tramite app di imbarcazioni a motore elettrico. Attualmente attivo in località come il porto di Mirabello a La Spezia, il Lago di Garda e il Lago di Bracciano, il servizio consente agli utenti di sbloccare le barche tramite app, navigare con l’assistenza di uno skipper virtuale e ormeggiare comodamente. Il mercato italiano del noleggio di barche elettriche è stimato in 60 milioni di euro. Merita una menzione anche ShareBoat, piattaforma web e app mobile per il boat-sharing selezionata al Premio Speciale Repower Innovazione & Turismo del 2024. La startup connette chi possiede imbarcazioni e chi vuole vivere l’esperienza del mare, creando un network di collaborazione locale. Una collaborazione che permette di sviluppare soluzioni e servizi che arricchiscono l’offerta turistica e stimolano l’economia locale, contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 e a creare consapevolezza per un turismo sostenibile.
Un aspetto cruciale da considerare è la sinergia tra la mobilità elettrica terrestre e quella navale. Tecnologie come le batterie agli ioni di litio, già ottimizzate per i veicoli elettrici, possono essere adattate per applicazioni marittime, garantendo affidabilità e sostenibilità. Inoltre, lo sviluppo di infrastrutture di ricarica rapida nei porti può beneficiare delle esperienze maturate nelle reti di ricarica per automobili e autobus elettrici. Questo travaso tecnologico non solo accelererebbe l’adozione della nautica elettrica, ma favorirebbe anche una maggiore integrazione delle reti energetiche, migliorando l’efficienza complessiva dei sistemi di trasporto.