White Paper sulla mobilità sostenibile - IX Edizione

Turismo “a pedali”: il futuro del viaggio si muove sulle due ruote

Il cicloturismo italiano si conferma uno dei settori più dinamici e promettenti dell’offerta turistica nazionale, con oltre 56,8 milioni di presenze nel 2023 e un impatto economico diretto che supera i 5,5 miliardi di euro, in crescita del 35% sul 2022 e del 19% sul 2019, quando il valore stimato era di 4,6 miliardi. Questi numeri raccontano una rivoluzione “gentile ma disordinata” che, anno dopo anno, sta trasformando l’esperienza turistica e il territorio italiano. Mentre per il mercato globale delle biciclette elettriche si stima un tasso di crescita annuo del 14,2% fino al 2034, il cicloturismo continua a rappresentare una voce cruciale nella transizione verso una mobilità sostenibile.

Mercato italiano della bici
Bici tradizionali
E-bike

Viaggiatori colti e disposti a spendere

Nel 2023, il cicloturismo ha consolidato il suo ruolo di protagonista nel panorama turistico italiano, superando non solo i dati pre-pandemici, ma registrando anche un incremento del 4% rispetto al 2019, considerato uno degli anni migliori per il turismo italiano. L’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio restituisce ha stimato in oltre 56 milioni le presenze cicloturistiche nel 2023, il 6,7% delle presenze complessive registrate in Italia.

I dati sono riportati in “Viaggiare con la bici 2024”, quarta edizione del Rapporto sul cicloturismo in Italia, realizzato da ISNART – Istituto Nazionale Ricerche Turistiche e Legambiente. Con una spesa media giornaliera di 95 euro – cifra che sale a 104,5 euro per i visitatori stranieri – il cicloturista si distingue come un viaggiatore con capacità di spesa medio-alta, particolarmente attento alla qualità dei servizi e delle esperienze. Questo segmento, che rappresenta il 6,7% delle presenze turistiche complessive in Italia, si caratterizza per un target prevalentemente giovane, formato per il 47% da Millennial con un livello di istruzione medio-alto.

La domanda cicloturistica si sta evolvendo in maniera trasversale, abbracciando interessi che spaziano dall’arte e il patrimonio monumentale (37%) all’immersione nella natura (36,4%), passando per esperienze enogastronomiche e orientate al benessere. La bicicletta diventa così un punto di incontro tra passioni diverse, alimentando un circuito virtuoso che valorizza non solo le città d’arte ma anche le aree interne, tradizionalmente lontane dai grandi flussi turistici.

L’importanza del web e delle community emerge chiaramente: 6 cicloturisti su 10 utilizzano internet per pianificare ogni dettaglio del proprio viaggio, dimostrando una forte propensione all’organizzazione. I social media, in particolare TripAdvisor, Facebook e Instagram, così come la piattaforme dedicate al tour planning, come komoot, giocano un ruolo centrale nella condivisione di esperienze e nella scelta degli itinerari, confermando la natura “connessa” e consapevole di questa categoria di viaggiatori.

Giramondo su bici e moto elettriche

Il mercato globale delle e-bike continua a crescere a ritmi sostenuti. Entro il 2024, il settore raggiungerà un valore di 4,7 miliardi di dollari, per poi triplicare entro il 2034, raggiungendo i 18 miliardi di dollari. Questi numeri sono trainati dalla crescente attenzione verso soluzioni di mobilità sostenibile, con governi che implementano politiche favorevoli, infrastrutture dedicate come piste ciclabili e incentivi per l’acquisto di mezzi a emissioni zero.

L’e-bike assume inoltre un valore culturale importante, divenendo un veicolo di “democratizzazione”, in una doppia accezione. Da un lato, permette di includere persone anche non abituate a fare sport o vacanze attive, grazie alla pedalata assistita che riduce lo sforzo fisico necessario per muoversi. Dall’altro, permette di allargare la mappa delle destinazioni raggiungibili con un limitato impatto ambientale, come alcune aree protette. Il Parco nazionale dello Stelvio, ad esempio, dove è vietato transitare con veicoli a motore termico, ha visto crescere il turismo legato alle mountain bike elettriche, aprendo a un pubblico più vasto luoghi che un tempo erano alla portata soltanto di pochi utenti in grado di sostenere uno sforzo fisico impegnativo.

Le cargo bike elettriche, d’altro canto, stanno rivoluzionando la logistica dell’ultimo miglio nelle aree metropolitane. Offrendo un’alternativa pratica e a basso impatto ambientale rispetto ai veicoli tradizionali, queste bici si rivelano ideali per la consegna di pacchi e beni in contesti urbani congestionati. L’espansione dell’e-commerce, che secondo Morgan Stanley potrebbe crescere da 3,3 a 5,4 trilioni di dollari entro il 2026, alimenta ulteriormente la domanda per mezzi agili e sostenibili come le e-bike.

Tra i veicoli a due ruote a motore, l’elettrico rappresenta ancora un mercato di dimensioni ridotte. Il segmento dei veicoli elettrici a due ruote sta attraversando un periodo di trasformazione. Secondo i dati di ANCMA, nonostante un incremento delle vendite del 21,78% nel solo mese di dicembre 2024, l’anno si è chiuso con un calo complessivo del 16,08% rispetto al 2023, per un totale di 10.170 veicoli venduti. Tuttavia, negli ultimi tre mesi dell’anno si sono osservati segnali di ripresa: la flessione, che a settembre raggiungeva il 22%, si è progressivamente ridotta, suggerendo un rinnovato interesse per i veicoli a zero emissioni e un possibile ritorno alla crescita nel prossimo futuro.

Tra turismo e innovazione: il futuro del settore

L’Italia è oggi una delle principali destinazioni europee per il cicloturismo, ma il potenziale è ancora ampio. Come sottolineato da Paolo Bulleri di ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), è fondamentale sviluppare una visione coerente e integrata per posizionare al meglio l’offerta cicloturistica sui mercati internazionali. La chiave per il futuro è la specializzazione dell’offerta, con investimenti in infrastrutture, manutenzione delle ciclovie e promozione mirata.

Le prospettive di crescita sono sostenute anche dall’adozione delle e-bike, che avvicinano una fascia di utenza meno sportiva al cicloturismo. Questo segmento rappresenta oggi il 12% delle preferenze tra i cicloturisti italiani, ma ha un enorme margine di sviluppo grazie ai continui progressi tecnologici, come batterie di lunga durata e veicoli sempre più performanti.

In definitiva, il cicloturismo e il mercato delle e-bike si confermano due pilastri della mobilità sostenibile e del turismo esperienziale. La loro crescita non è solo una risposta ai cambiamenti climatici e alle nuove esigenze di viaggio, ma anche una straordinaria opportunità per ridefinire il futuro del turismo e della mobilità in chiave sostenibile.

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