Transizione energetica significa anche utilizzo oculato delle risorse, tramite riciclo, ed economia circolare, due ambiti in cui l’Europa è all’avanguardia. Se applicate alle batterie dei veicoli elettrici queste due pratiche porterebbero vantaggi che andrebbero ben oltre quelli della sostenibilità a esse legata. Potrebbero infatti contribuire a una maggiore indipendenza dell’Unione da Paesi terzi, a una transizione manifatturiera – creando nuovi ambiti di impiego in economie circolari – e a una maggiore accettazione della mobilità elettrica da parte del grande pubblico, oggi in parte perplesso a causa dei dubbi sulla vera sostenibilità delle batterie. In Europa si contano numerose iniziative di riciclo ed economia circolare per il settore delle batterie elettriche. In Italia, ad esempio, Cobat – la grande piattaforma di servizi per l’economia circolare – possiede un brevetto europeo per il trattamento di batterie al litio con l’utilizzo di un processo chimico idrometallurgico, che massimizza il recupero del litio, oltre a consentire l’estrazione di diversi minerali critici presenti all’interno di tali batterie. Cobat ha sottoscritto un Memorandum of Understanding con altri player – Class Onlus, Anfia, Cobat, Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria, Enel, Comau, Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, Rse, Flash Battery – con l’obiettivo di avviare delle attività di sperimentazione su scala pilota per la validazione e l’implementazione di un sito integrato per il trattamento di pile e accumulatori di diversa composizione chimica. Si citi anche l’esempio dell’azienda ceca EuroManganese che vuole promuovere lo sviluppo del progetto Chvaletice Manganese, per il ritrattamento di un importante giacimento di manganese ospitato negli scarti minerari di una miniera dismessa, situata nella Repubblica Ceca. Fine ultimo è quello di recuperare il metallo e diventare un produttore leader, competitivo e sostenibile nel cuore dell’Europa, al servizio dell’industria delle batterie agli ioni di litio. Tra le batterie al litio, infatti, vi sono diverse tecnologie costruttive e alcune di queste utilizzano anche l’ossido di manganese.
REMARKETING
Seconda vita per le macchine elettriche
Il remarketing del noleggio – ovvero il ridare all’auto una seconda o terza vita – vede le auto elettriche sempre più protagoniste, in quanto può rappresentare una risposta alla crescente domanda di usato per la mobilità sostenibile a costi più contenuti e orizzonti di consegna più brevi rispetto al nuovo.
Questo canale, infatti, non soffre le conseguenze dello stop delle fabbriche per carenza di chip e allo stesso tempo contribuisce indirettamente a ridimensionare la richiesta di materie prime per la produzione del nuovo.
Per questa ragione, Volkswagen sta investendo molto nel digital marketing sull’usato.
Lo dimostra anche il recente sviluppo di Heycar, la piattaforma di auto usate, parte del Mobility Trader Holding della divisione finanziaria VW, che ha conquistato l’interesse (e gli investimenti) del colosso delle assicurazioni Allianz.