La smart mobility è un approccio olistico che si concentra sul miglioramento dell’efficienza, della sicurezza e della flessibilità del movimento. Essa modifica il volto delle città che devono investire in soluzioni tecnologiche per raccogliere ed elaborare grandi quantità di dati e che devono modificare le proprie infrastrutture di movimento per adeguarle a nuove necessità. Le città e le nazioni di tutto il mondo stanno sviluppando strategie in questa direzione per migliorare il modo in cui le persone viaggiano e si spostano. A Copenhagen, ad esempio, i ciclisti vengono rilevati da telecamere ViSense, che utilizzano machine e deep learning per analizzarne il movimento e offrire eventualmente una fila di semafori verdi senza interruzioni. Sempre in Danimarca, il comune di Aarhus utilizza la tecnologia RFID – Radio-Frequency IDentification, in italiano Identificazione a Radiofrequenza – in alcuni incroci: i ciclisti – muniti di appositi chip – vengono rilevati circa 100 metri prima dell’incrocio e il semaforo viene regolato in modo da dare loro priorità all’incrocio. Nel porto di Amburgo è in corso una sperimentazione per ottimizzare il traffico di camion. I semafori vengono regolati per consentire ai convogli di attraversare insieme, riducendo la congestione complessiva per gli altri utenti della strada. Giunti entro un certo raggio dal semaforo, i camion si connettono con essi tramite WLAN in tempo reale, regolandolo. Fuori dall’Europa, Dubai sta implementando il sistema di trasporto pubblico Hyperloop, simbolo di una mobilità che declina in sé connessione, innovazione e sostenibilità.