PNRR: il parere delle Associazioni

La risposta delle Associazioni di settore della mobilità elettrica al Piano è stata varia, ma il tono comune: nessuno fa i salti di gioia. In generale si accusa un mancato intervento a sostegno della domanda e dell’offerta e la mancanza di scelte di «una classe dirigente che non alimenta la transizione in atto», come ha affermato a dicembre 2021 in una intervista Gian Primo Quagliano, presidente Centro Studi Promotor.
Sul tema infrastrutture, secondo analisi delle associazioni di settore, la dotazione a disposizione – 750 milioni di € – permetterebbe l’installazione di ben 108 mila colonnine.

Per il piano del Governo basterebbero quindi 500 milioni, mentre gli altri 250 milioni “potrebbero essere utilizzati per finanziare un numero maggiore di punti di ricarica ad alta potenza o di punti a bassa potenza in aree a domanda debole”, il che favorirebbe una maggiore distribuzione delle ricariche sul territorio nazionale e su aree diversificate, puntando a una migliore omogeneità nella diffusione della mobilità elettrica.

Nemmeno l’ampliamento della rete ciclabile è esente da critiche. Infatti, FIAB – la Federazione Italiana Amici della Bicicletta – afferma che sebbene il PNRR italiano sia in Europa tra quelli che prevede più risorse per la ciclabilità, il Bel Paese ha accumulato un tale ritardo rispetto ad altri Stati membri che occorrerebbero ben altre risorse per avvicinarsi a livelli europei e facilitare l’uso della bicicletta nel quotidiano, per lavoro e per svago. I 600 milioni stanziati in totale – 400 per le ciclovie turistiche e 200 per le ciclabili urbane – sono risorse importanti in termini assoluti – ritiene la Federazione – ma costituiscono meno del 2% del capitolo infrastrutture del Piano.

PNRR: il parere delle Associazioni - Ultima modifica: 2022-02-09T13:52:00+01:00 da Repower

Repower Single Template 2022 – last article - Ultima modifica: 2022-02-22T15:14:43+01:00 da tnadmin