PNRR come abilitatore della diffusione della mobilità elettrica

A livello di misure politiche, il 2021 in Italia è stato segnato dalla stesura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), lo strumento politico che descrive gli obiettivi, le riforme e gli investimenti che l’Italia intende realizzare con i fondi europei del Pacchetto Next Generation EU. Con queste risorse il nostro Paese potrà compiere ulteriori passi verso un futuro più sostenibile e un’economia che attenui l’impatto della pandemia. Il PNRR rappresenta l’occasione per instradare l’Italia verso una serie di riforme che fino ad ora hanno stentato a decollare, ma che porterebbero il Paese sulla strada del futuro. Il valore complessivo del Piano, tra risorse europee e nazionali, ammonta a 222,1 miliardi di euro e prevede un pacchetto di investimenti e riforme articolato in sei pilastri, coerenti con quelli del Next Generation EU e in particolar modo con le quote d’investimento previste per i progetti green (37%) e digitali (20%). I sei pilastri in cui si articola il piano di investimenti sono:

  • digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura – 40,32 miliardi;
  • rivoluzione verde e transizione ecologica – 59,47 miliardi;
  • infrastrutture per una mobilità sostenibile – 25,40 miliardi;
  • istruzione e ricerca – 30,88 miliardi;
  • inclusione e coesione (politiche sociali) – 19,81 miliardi;
  • salute – 15,63 miliardi.

In un piano almeno in teoria così orientato al futuro, non poteva mancare la mobilità sostenibile. Tra le misure dedicate a questo settore c’è innanzitutto lo sviluppo di un’adeguata rete di ricarica elettrica pubblica con l’installazione di 7.500 punti fast charge (cioè dalla potenza di 50 kilowatt) in autostrada e di circa 13.750 punti fast charge in città. Dotazione? Significativa, 750 milioni di €. Queste nuove infrastrutture, sommate a quelle esistenti, renderanno l’Italia – secondo il Governo – ben attrezzata per caricare quei sei milioni di veicoli elettrici che entro il 2030 dovranno circolare sulle strade, come previsto dal PNIEC, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima.

NUMERO DI PUNTI DI RICARICA OGNI 100 KM IN ALCUNI STATI MEMBRI UE

La rivoluzione portata dal PNRR andrà a impattare non solo sul fronte delle emissioni, ma anche su quello della qualità dell’aria e della salute dei cittadini. In questo senso, le risorse del PNRR contribuiranno (anche) all’ampliamento della rete ciclabile nazionale con circa 570 km di percorsi urbani per le due ruote e oltre 1200 km di percorsi ciclabili turistici aggiuntivi per un investimento complessivo di 600 milioni. Di questi, 200 saranno dedicati allo sviluppo di piste ciclabili urbane, mentre 400 milioni saranno destinati allo sviluppo di ciclovie turistiche. Infine, il Piano prevede risorse per lo sviluppo di supply-chain competitive in settori industriali, considerati a maggior sviluppo, che consentano di ridurre la dipendenza da importazioni di tecnologie. e di farne motore di occupazione e crescita. Tra questi, il settore delle batterie per il trasporto e i mezzi di mobilità sostenibile, in particolare gli autobus elettrici. L’obiettivo è trasformare questi settori in motori di occupazione e crescita.

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Miliardi € dotazione PNRR
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