Con gli attuali prezzi al distributore e alla colonnina molti utenti sono portati a ripensare la propria mobilità quotidiana per trovare alternative alla macchina soprattutto in ambito urbano. La tendenza osservata in Italia a ridurre l’uso dell’auto specialmente nel tempo libero, pur di risparmiare accentua la tendenza a cui la pandemia aveva dato il via ovvero quella di utilizzare maggiormente i mezzi di trasporto a due o tre ruote per gli spostamenti quotidiani, che risultano non solo più economici, ma anche un mezzo idoneo per personalizzare, adattare, programmare meglio l’esperienza di viaggio. L’aumento di tali veicoli sulle strade delle città porta con sé la necessità di ripensare gli spazi urbani, non solo in termini di trasformazione delle città in “smart city” come approfondiremo nel capitolo 4 di questo White Paper, ma innanzitutto in termini di modifica della struttura del tessuto urbano, del rapporto tra spazi urbani e mezzi di trasporto e della mentalità di tutti coloro che occupano la strada.
La convivenza tra veicoli a quattro ruote e micromobilità urbana è una sfida in termini di sicurezza come tristemente ci ricorda la cronaca quotidiana. In Italia nel 2022 sono avvenuti 3.476 gli incidenti che hanno coinvolto biciclette e monopattini elettrici insieme ad altri veicoli. In testa alla classifica c’è Milano, con 1.214 incidenti, poi Roma con 524, Bologna 320, Firenze 229 e Verona 174. Nei primi otto mesi del 2022 ben 105 ciclisti hanno perso la vita sulle strade italiane.
Un numero che deve fare riflettere sulla necessità di ribaltare il concetto di mobilità urbana mettendo le persone al centro, adeguando il tessuto urbano e lo stile di guida di tutti i conducenti di veicoli. Alla città viene richiesto di rimodellarsi affinché tutti i nuovi mezzi sulla strada possano convivere in sicurezza.