A livello globale, le città sono responsabili di oltre il 65% del consumo energetico e di oltre il 70% delle emissioni globali di CO2. Al contempo la maggioranza della popolazione mondiale vive in aree urbane. Nella UE, ad esempio, questo vale per i tre quarti degli abitanti. Pochi dati ma sufficienti per comprendere il ruolo fondamentale delle città nella transizione verso modelli più sostenibili. La pandemia in questo senso ha lasciato una cicatrice ormai indelebile per cui molte sono le città che stanno riprogettando sé stesse per trovare nuovi modi di far interagire i soggetti della comunità urbana: infrastrutture e cittadini, spazi pubblici e privati, spazi dedicati al tempo libero e al lavoro. Tale trasformazione è resa possibile dalle nuove tecnologie che permettono una ridefinizione di infrastrutture e servizi, coniugando centralità del cittadino, innovazione tecnologica e sostenibilità. La smart city si trasforma così in “Human Smart City”, come definito dallo Human Smart City Index 2022 di Ernst&Young, con l’obiettivo di realizzare la centralità del “city user”. Tre sono i pilastri con cui essa si realizza:
- mettere al centro le esigenze dei «city users» (cittadino ma anche pendolare, turista, lavoratore, consumatore, ecc.);
- utilizzare il digitale come strumento di integrazione e accessibilità;
- perseguire la «sostenibilità ambientale» (ed «economica») dell’ambiente urbano.
Nella modellazione delle smart city – intelligenti, digitali, inclusive – la smart mobility è una voce importante. In quanto incontro tra tecnologia, infrastrutture per la mobilità (parcheggi, reti di ricarica, segnaletica, veicoli), nuove soluzioni per la mobilità (soprattutto in sharing e multimodale) e persone, essa favorisce la diffusione di modelli di trasporto elettrici, connessi e condivisi contribuendo a creare integrazione tra luoghi e city user. In questa trasformazione, si affermano anche modelli di business come i servizi MaaS (Mobility as a Service) che si appoggiano su app e piattaforme digitali capaci di integrare tutte le soluzioni di viaggio (auto, treno, bici, monopattino ecc…) in un ecosistema all-in-one.
Le soluzioni MaaS consentono quindi all’utente una pianificazione del viaggio che presenti le soluzioni offerte sia dal trasporto pubblico che in quello privato. In questo contesto, si sta anche delineando un nuovo concetto d’uso dell’auto privata che, come nel celebre caso di Link&Co, la trasforma in un bene in grado di generare reddito extra, ricreando un modello simile ad Airbnb con modelli di guadagno ancora in fase di esplorazione.