Il raggiungimento degli obiettivi sul riscaldamento globale

Gli obiettivi principali della COP 26 (Conferenza delle Parti), il meeting sul clima indetto dall’ONU che riunisce quasi tutti i Paesi della Terra, tenutosi a novembre 2021, sono stati due: continuare i negoziati per l’implementazione dell’accordo di Parigi del 2015, quando per la prima volta tutti i Paesi accettarono di collaborare per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi, e garantire i finanziamenti per le politiche climatiche dei Paesi più vulnerabili, come i Paesi emergenti, soprattutto quelli con città costiere, e Stati costituiti da piccole isole. Inoltre, alla COP26 sono stati definiti nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni per i settori più inquinanti.

Ecco perché, nell’ambito della giornata di negoziati dedicata esclusivamente al mondo della mobilità, il settore dei trasporti su gomma è stato al centro del dibattito. Esso rappresenta il 10% delle emissioni globali con un tasso di aumento che risulta più veloce di quello di qualsiasi altro settore. È stato ribadito il ruolo chiave dell’elettrificazione di questo settore per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e mantenere l’aumento delle temperature entro 1,5°C. Durante la COP26 la Dichiarazione di Glasgow (dal nome della città dove si è tenuto il meeting) sui veicoli a emissioni zero, è stata siglata da oltre 100 Paesi, città e aziende che hanno accettato di sostenere una transizione accelerata verso veicoli a zero emissioni, comprendente un forte impulso alle vendite di nuove auto e furgoni elettrici.

L’obiettivo? Diventare net zero emission nel 2035 nei principali mercati e nel 2040 nel resto del mondo. Tra i firmatari della Dichiarazione troviamo Volvo Cars che ha anche annunciato l’introduzione di una sorta di Carbon Tax aziendale di 1.000 corone svedesi (circa 95 Euro) per ogni tonnellata di CO2 emessa da parte della sua intera filiera produttiva, per accelerare ulteriormente la sua riduzione dell’impronta di carbonio, in linea con l’ambizione di diventare un’azienda climaticamente neutra entro il 2040. Oltre al gigante svedese, anche Daimler AG – Mercedes Benz, General Motors, Ford, Byd Auto e altre case automobilistiche hanno siglato la Dichiarazione. Tra i fornitori di flotte, Leaseplan (che arriva a noleggiare 1,7 milioni di vetture in 30 Paesi) e Uber. Tra le nazioni firmatarie spicca l’India, il secondo Paese più popolato al mondo. Tra le associazioni commerciali partecipa la International Chamber of Shipping che, con altre associazioni di settore, vuole portare l’industria delle spedizioni navali ad azzerare le proprie emissioni, che oggi rappresentano una quota tra il 2% e il 3% delle emissioni globali, ma che sono destinate, secondo alcune proiezioni, a diventare il 17% delle emissioni annuali totali di CO2 entro il 2050. Anche il settore privato ha aderito al patto con nove brand di portata globale, tra i quali Amazon, IKEA, Michelin, Unilever e Patagonia, che hanno annunciato di voler trasformare le loro flotte navali in navi a emissioni zero entro il 2040.

Il raggiungimento degli obiettivi sul riscaldamento globale - Ultima modifica: 2022-02-13T08:24:00+01:00 da Repower
+1,5°
Limite massimo di aumento delle temperature medie globali secondo l’Accordo di Parigi
Repower Single Template 2022 – apertura - Ultima modifica: 2022-02-22T15:11:50+01:00 da tnadmin