Nei trasporti, come in altri settori dell’economia, la tassazione è uno degli strumenti più importanti per generare cambiamenti comportamentali e svolge un ruolo importante nella transizione verso le auto elettriche in Europa. Ma non sempre i sistemi di tassazione o incentivazione rispecchiano l’urgenza di questa transizione. Il think tank europeo T&E – Transport and Environment ha recentemente pubblicato il documento “The Good Tax Guide”, il primo rapporto in assoluto che mette a confronto i sistemi di incentivazione per l’acquisto di auto elettriche e i sistemi di tassazione delle autovetture private e a pagamento in 31 Paesi europei, facendo luce allo stesso tempo sulle diverse velocità di elettrificazione nel Vecchio Continente.
Secondo T&E, per le auto private, i governi dovrebbero applicare il principio “chi inquina paga”, introducendo contemporaneamente forti incentivi a sostegno dell’acquisto di veicoli BEV.
In questa fase iniziale della transizione, un’elevata pressione fiscale sulle auto inquinanti dovrebbe essere combinata con tasse minori sui veicoli a zero emissioni in modo da ridurre la pressione fiscale su questi ultimi. La differenza netta tra tasse sui veicoli inquinanti e pressione fiscale su quelli non inquinanti può essere presa come indice dell’incentivazione della mobilità elettrica nei diversi Stati membri. Tra i Paesi più avanzati in Europa sotto questo aspetto troviamo Malta, Danimarca, Grecia, Romania, mentre tra i meno avanzati Belgio, Cipro, Bulgaria.