Ma la vera grande novità di questo 2020 è che l’Europa ha sorpassato
la Cina come motore della crescita dei veicoli elettrici.
Per la prima volta dal 2015, le vendite di veicoli elettrici nel Vecchio Continente hanno superato le vendite nella Terra del Dragone.
L’Europa è più avanti in termini di quota di veicoli elettrici: BEV + PHEV sono aumentati passando dal 3,3% 2019 al 10,2% del parco circolante nel 2020, contando i paesi dell’UE e dell’EFTA (European Free Trade Area), incluso il Regno Unito. La quota in Cina è aumentata dal 5,1% al 5,5% durante lo stesso periodo.

Non si traggano conclusioni affrettate sulle prospettive: la Cina non dorme certo e ha case automotive degne di nota, come BYD – Build Your Dreams – che i sogni li costruisce non solo nel nome ma anche nei numeri: secondo il McKinsey Electric Vehicle Index, produce 26 EV ogni ora.
E non dimentichiamo che stiamo pur sempre parlando di un Paese che anche in un anno come il 2020 ha venduto circa 1,37 milioni di auto elettriche; che nell’arco di un decennio ha coltivato il mercato di veicoli elettrici più grande al mondo con vendite cumulative che rappresentano
il 47% del totale mondiale; che nel 2021 si aspetta di vendere fino a 1,8 milioni di auto elettriche.
A maggior ragione, allora, sono mirabili i numeri del Vecchio Continente nel 2020, le cui radici si possono riassumere in una sola parola: una policy di dimensione europea.