A fine dicembre 2020 la Commissione europea ha presentato un piano d’azione che modellerà il volto della mobilità dei prossimi anni. Questa strategia getta le basi della trasformazione della mobilità nel Vecchio Continente e di un suo potenziamento in chiave sostenibile e digitale secondo quanto delineato nel Green Deal europeo. L’obiettivo? Una riduzione entro il 2050 del 90% delle emissioni per un settore – quello dei trasporti – che oggi è responsabile di circa il 25% di gas serra in Europa.
Tutti i trasporti, pubblici e privati, a 2 o 4 ruote, devono diventare più sostenibili, con alternative verdi ampiamente disponibili e i giusti incentivi messi in atto per guidare la transizione. Ma concretamente, come pensa l’Europa di guidare questa transizione e arrivare all’appuntamento del 2050 con le carte in regola? La strategia recentemente presentata enumera una serie di misure e obiettivi a medio termine, quali ad esempio:
Al 2030:
- sulle strade europee dovranno viaggiare almeno 30 milioni di auto a emissioni zero;
- i viaggi collettivi e programmati al di sotto dei 500 km dovranno essere condotti in modo da risultare a zero emissioni;
- la mobilità autonoma elettrica sarà diffusa su ampia scala;
- verrà potenziata l’infrastruttura di ricarica con l’installazione di 3 milioni di punti di ricarica accessibili al pubblico;
- si potenzieranno le infrastrutture ciclabili.
Al 2050 tutte le macchine, i furgoni e i veicoli per il trasporto nuovi dovranno essere a zero emissioni.
Inoltre, si mira ad affermare e fare divenire realtà la mobilità connessa e autonoma, ad esempio consentendo ai passeggeri di acquistare biglietti per viaggi multimodali per passare senza problemi da una tipologia di trasporto a un’altra; sviluppando servizi di informazione, prenotazione e biglietteria integrati e interoperabili. Tra le tecnologie più innovative, l’uso dei dati e dell’intelligenza artificiale sosterrà una mobilità più intelligente. Nella strategia europea vi sono anche misure che considerano l’aspetto più prettamente sociale della mobilità, mirando a renderla accessibile in tutte le regioni europee a tutti i passeggeri, compresi quelli a mobilità ridotta, e ad aumentare la sicurezza e la protezione nei trasporti. L’obiettivo? arrivare a quota zero vittime entro il 2050.